Bianchezza: assenza e fusione di colori (Ishmael)

28.10.2025

Moby Dick non si recensisce.
Non si racconta.
Si può solo navigare.
È un viaggio per mare che
ti porta in altri viaggi per mare.

Bianchezza ingannevole

Luce bianca: nessun colore, tutti i colori

Bianchezza e terrore della balena, spiegarli? 
Sebbene in molti oggetti naturali la bianchezza accresca raffinatamente la bellezza, quasi le impartisse una sua speciale virtù, come 

nei marmi

nelle camelie

e nelle perle

nonostante la regalità di questo colore, riconosciuta anche nei barbarici e sfarzosi regni del Pegu il cui sovrano si fregiava del titolo di «Signore degli Elefanti Bianchi»; nonostante che l'effigie del mastodontico, candido animale sventolasse sulla bandiera del Siam e nonostante

In uso dal 1851 al 1916

la bandiera di Hannover garrisse al vento col suo niveo destriero, 

sebbene questa supremazia si verifichi nella razza umana stessa, dando all'uomo bianco una signoria ideale sopra ogni tribù scura

e nei miti Greci Zeus in persona assumesse le sembianze di un candido toro

Part. del vaso di Assteas con il ratto di Europa, IV° sec. a.C.

sebbene i paramenti sacerdotali si completino con il bianco dei loro accessori, e sebbene tra le sante cerimonie della fede cattolica il bianco sia particolarmente impiegato nella celebrazione della Passione di Nostro Signore,

Iglesias, riti della Settimana Santa

 sebbene nell' Apocalisse di san Giovanni i redenti indossino robe bianche e i ventiquattro vecchi stiano vestiti di bianco dinanzi al grande trono bianco e all'Unico Santo che vi siede, bianco come la lana,

S.Prassede i Seniori dell'Apocalisse, semi arco

eppure, emana da questo colore qualcosa di ambiguo e inafferrabile, che incute un inspiegabile terrore, che vieppiù si alimenta quando viene accostato a qualche oggetto terribile.
Testimoni, l'orso bianco polare e il pescecane bianco dei tropici: che cosa se non la loro levigata e fioccosa bianchezza li rende quei supremi orrori ch'essi sono?

A proposito dell'orso polare, chi desiderasse andare più a fondo in quest'argomento potrebbe forse ribattere che non è la bianchezza presa in se stessa che aumenta l'intollerabile orrore di quel bruto, giacché, analizzato, quest'orrore più forte viene, si può dire, soltanto dal fatto che l'irresponsabile ferocia della creatura si riveste del velo dell'innocenza celestiale e dell'amore: e quindi, portando insieme nella nostra mente due emozioni così opposte, l'orso polare ci spaventa con un contrasto tanto innaturale. Ma anche accettando tutto questo per vero, pure non si arriverebbe, se non fosse per la bianchezza, a quell'intensificazione di terrore.

Quanto allo squalo bianco, la candida scivolante spettralità di questa creatura osservata nel suo umore ordinario durante il riposo, corrisponde bizzarramente alla medesima qualità nel quadrupede polare. La caratteristica è vividamente còlta dai Francesi nel nome ch'essi dànno a questo pesce. La messa cattolica dei morti comincia col « Requiem æternam » (eterno riposo), donde il nome di Requiem dato alla messa stessa e ad ogni altra musica funebre. Ora, alludendo alla bianca, silenziosa immobilità di morte di questo squalo e alla molle micidialità delle sue abitudini, i Francesi lo chiamano Requin [ N.d.A .].

Purezza, raffinata bellezza, regalità, gioia, solennità religiosa, eppure tutto ciò non riesce a sconfiggere la spettrale inquietudine di questo colore non-colore. Vedremo come e perché

nella prossima puntata

qui la precedente https://www.bibliosalotto.it/l/la-bianchezza-della-balena/
l'intero ciclo qui invece https://share.google/HhPSlXf7FqPeVYrlX

Gralli