Lafcadio e i suoi fantasmi (2 America)
Nel 1869 Lafcadio Hearn sbarcò a New York e raggiunse Cincinnati in Ohio, dove avrebbe
dovuto trovare aiuto da parte della sorella di Henry Molyneux e di suo marito, Thomas Cullinan.
Dopo averli incontrati fu subito chiaro che questi non volevano avere niente a che fare con lui:
Cullinan lo gettò in strada con solo cinque dollari in tasca. Come Hearn scrisse in seguito:
Sono stato gettato senza soldi sul marciapiede di una città americana per iniziare la vita.

Cincinnati, da "Harper's Weekly", 12 maggio 1866
Per Hearn fu un periodo davvero difficile, al limite della sopravvivenza. Dormiva per strada oppure in stalle o magazzini, in cambio di umili lavori, attenuava i morsi della fame con l'oppio. Un giorno, mentre stava crollando per la fame e la stanchezza, fu trascinato nel negozio di Henry Watkin dove finalmente ottenne aiuto. Watkin era un emigrato inglese, sostenitore del socialismo utopistico e di professione tipografo. All'epoca aveva 45 anni e pare che prendesse subito in simpatia Hearn anche per il suo occhio rovinato, un handicap che i due condividevano.

Henry Watkin (1824 – 1910)
Watkin diede rifugio a Hearn in una stanza sul retro della sua tipografia, lo nutrì e divenne rapidamente il suo amico, mentore e padre surrogato. Fiducioso delle capacità fino ad allora non riconosciute di Hearn, assicurò al ragazzo un posto presso un certo capitano Barney, che curava e pubblicava un giornale commerciale. Hearn iniziò a collaborare al giornale come procacciatore di annunci pubblicitari ma cominciò poi a scrivere articoli. In tipografia e durante lunghe passeggiate per Cincinnati, Watkin e Hearn discutevano delle utopie di Owen, Fourier, Saint-Simon e John Humphrey Noyes, delle fantasie di Edgar Allan Poe, e degli articoli più morbosi e sensazionali che trovavano spazio sui giornali locali. Il loro comune interesse per il soprannaturale li portò a partecipare insieme a sedute spiritiche. Watkin diede a a Hearn un soprannome che gli rimase addosso per il resto della vita, "the Crow", il Corvo, dal poema di Edgar Allan Poe. Nella primavera del 1871 una lettera di Henry Molyneux lo informò della morte di Sarah Brenane e della nomina di Molyneux come unico esecutore testamentario. Nonostante la donna lo avesse nominato beneficiario di una rendita quando era diventata la sua tutrice, Hearn non ricevette nulla e non ebbe mai più notizie di Molyneux.
Grazie al suo talento di scrittore Hearn ottenne un lavoro come reporter per The Cincinnati
Enquirer, dove lavorò dal 1872 al 1875. Scrivendo con grande libertà creativa per il più
importante giornale di Cincinnati, divenne noto per i suoi raccapriccianti racconti di cronaca
nera e sviluppò la sua reputazione come autore di articoli sensazionalistici ma anche di
resoconti toccanti sulla vita delle persone più povere e svantaggiate della città.
Come osserva la sua biografa Elizabeth Stevenson, Hearn apprese che le migliori storie
venivano fuori dalle strade più sporche, o dalle facce più sporche, o dalle azioni più orribili.
C'era un valore di notizia nella parte bassa. Ma era più del valore delle notizie a spingere Hearn
verso questi vicoli e la gente dei vicoli.
La notorietà di Hearn crebbe a dismisura grazie agli articoli che scrisse per mesi circa the
Tanyard Murder, il delitto della conceria, uno dei più efferati nella storia di Cincinnati.
Nel 1874, Herman Schilling, un operaio di origine tedesca che lavorava presso una conceria era
stato brutalmente ucciso e il suo corpo era stato bruciato. Il principale indiziato era Andreas
Egner, che voleva vendicarsi per aver sorpreso Shilling a letto con sua figlia quindicenne.
Schilling, che afffittava una camera nella pensione gestita dalla famiglia Egner, fuggì dalla
finestra della camera da letto della ragazza e non fece più ritorno. Quando Julia rimase incinta,
il padre la picchiò e la cacciò fuori di casa. Al settimo mese di gravidanza, Julia morì in
ospedale. Egner accusò Schilling di aver sedotto la figlia e di averne causato la morte. Lui e suo
fratello avevano aggredito Schilling il giorno della morte di Julia.
Shilling aveva però anche altri nemici come George Rufer che credeva che Shilling fosse stato
la causa del suo licenziamento dalla conceria.
Hearn seguì da vicino il caso, accompagnando la polizia e il coroner mentre interrogavano i testimoni ed i sospetti. Quando il cadavere carbonizzato di Schilling fu portato presso un'impresa di pompe funebri Hearn riuscì a vederlo per poi descriverlo ai suoi affezionati lettori:
Sollevando il coperchio della bara, un odore potente e penetrante, fortemente simile a quello della carne di manzo bruciata, ma ancora più pesante e più disgustoso, riempì la sala e quasi fece star male gli spettatori. Ma la vista dei neri resti era molto più disgustosa. Posti sul rivestimento bianco e pulito della bara, assomigliavano a un primo sguardo frettoloso più a grandi ammassi informi di carbone bituminoso mezzo bruciato che a qualsiasi altra cosa; solo un'indagine più attenta poteva permettere a un osservatore dallo stomaco forte di scoprire la loro orribile natura: masse di ossa umane sgretolate, tenute insieme da tendini mezzo bruciati o incollate l'una sull'altra da orribili aderenze di carne semifusa, cervelli bolliti e sangue gelatinoso mescolato al carbone.

I resti di Schilling presso l'impresa di pompe funebri (da "The Cincinnati Enquirer")
Prima di essere ucciso Schilling aveva sostenuto, e altri nel quartiere lo confermarono, di non essere stato né il primo né l'unico amante di Julia. Ecco come Lafcadio Hearn, in uno dei suoi articoli che oggi sarebbero considerati molto poco politicamente corretti, descrisse Julia Egner:
Era molto graziosa, con quella carnagione cerea così caratteristica delle ragazze tedesche nate in America; piuttosto paffuta, vivace e giocosamente impertinente, possedeva una figura abbastanza aggraziata e femminile, sebbene avesse solo tra i quindici e i sedici anni. Da quanto dicono i vicini, pare che suo padre non sia mai stato molto gentile con lei. È risaputo che aveva fatto uso della sua bellezza per attirare i clienti nel suo locale… Julia ha avuto parecchi amanti, molto prima che Herman fosse trovato nella sua camera da letto. Questi erano soliti entrare di notte attraverso la finestra della sua camera da letto sul lato ovest dell'edificio; come molti in quel quartiere hanno testimoniato a me e ad altri. La colpa della sua seduzione non ricade sulla memoria dell'infelice uomo che è stato così terribilmente sacrificato.
Per la cronaca, Andres Egner e George Rufer furono entrambi condannati per l'omicidio. Dopo gli articoli sull'omicidio Tanyard, Hearn confermò la sua reputazione di giornalista più audace di Cincinnati e l'Enquirer aumentò il suo stipendio da 10 a 25 dollari la settimana. Sempre nel 1874 Hearn e Henry Farny, allora ventisettenne e che divenne in seguito un rinomato pittore del West americano, scrissero, illustrarono e pubblicarono il Ye Giglampz, un giornale settimanale di otto pagine, dedicato ad arte, letteratura e satira, di cui uscirono nove numeri.

Il 14 giugno 1874, Hearn, che allora aveva 23 anni, si sposò con Alethea Foley, detta Mattie, una ragazza afroamericana di 24 anni, nata in schiavitù in una fattoria del Kentucky. Hearn l'aveva conosciuta e se ne era innamorato un paio di anni prima, mentre attraversava uno dei suoi momenti più di icili. La ragazza aveva un figlio di sei anni, nato da una precedente relazione, e lavorava come cuoca nella pensione dove lo scrittore dimorava. La donna ebbe un ruolo importante nell'introdurre il marito negli ambienti che gli fornirono l'argomento dei suoi articoli di cronaca nera.

Alethea "Mattie" Foley (1850? – 1913)
Hearn mantenne segreto il matrimonio, tranne ad una ristretta cerchia di amici, anche perché violava una legge dello stato dell'Ohio che proibiva gli incroci razziali. Nell'agosto del 1875, quando la notizia del matrimonio si di use, l'Enquirer licenziò lo scrittore per deplorable moral habits, deplorevoli comportamenti morali, utilizzando come pretesto il matrimonio illegale. In realtà un ecclesiastico si era lamentato delle sue opinioni anticlericali e i politici locali avevano fatto pressione per il licenziamento, a causa di alcuni scritti satirici apparsi su Ye Giglampz. Hearn minacciò di suicidarsi gettandosi dal Vine Street Bridge nel Miami Canal. Tuttavia, gli editori di un giornale rivale, The Cincinnati Commercial, ebbero meno scrupoli circa la sua vita privata, e assunsero Hearn già nell'autunno dello stesso anno. Hearn scrisse per questo giornale alcuni dei suoi articoli migliori, tra cui alcuni sui vagabondi e gli scaricatori che popolavano il quartiere nero lungo l'argine del fiume Ohio:
È un tipo di vita molto primitivo. Ma, in una fresca sera di primavera, quando l'argine è bagnato dalla luce della luna, e le luci delle fiaccole danzano rosse sull'acqua, e l'aria limpida vibra al fischio dei battelli a vapore, e il suono del selvaggio banjo fluttua fuori dalle porte spalancate delle case da ballo dell'argine, è allora che forse si possono osservare meglio le peculiarità di questa vita grottescamente pittoresca.
La tiratura del Cincinnati Commercial iniziò rapidamente a crescere grazie agli articoli di Hearn, l'Enquirer si offrì di riassumerlo ma lo scrittore si rifiutò recisamente. Il 25 maggio 1876, mentre lavorava per il Commercial, Hearn accettò di essere portato in cima alla guglia della Cattedrale di Cincinnati, un edificio di 68 metri, il più alto della città. Joseph Rodriguez Weston e John Klein, due operai specializzati in lavori a grandi altezze, erano stati incaricati di rimuovere le decorazioni che erano state poste per celebrare il Giubileo dell'arcivescovo e proposero al giornalista di accompagnarli e di scrivere della salita e della vista dalla croce in cima alla guglia. Hearn pubblicò il 26 maggio un resoconto dell'esperienza, con toni tra il comico, il poetico e il terrorizzato. In una lettera successiva ad un amico, Hearn scrisse scherzosamente di aver omesso dal suo articolo la gioia mefistofelica che aveva provato quando, in cima al campanile della cattedrale, pisciava sull'universo. Forse aveva pensato di farlo, ma, considerando che la sua scalata era avvenuta durante il giorno, sotto gli occhi del pubblico e in presenza di altre persone, nemmeno lui avrebbe osato compiere un atto del genere.

Lafcadio Hearn e Mattie Foley si separarono, ma tentarono più volte di riconciliarsi prima di
divorziare nel 1877, quando la donna si trasferì a Indianapolis. I due non si rividero più ma, alla
morte dello scrittore nel 1904, la donna affermò che lei e Hearn non avevano mai divorziato e
intentò una causa per ricevere una parte dell'eredità. Il loro matrimonio fu però giudicato non
valido perché le leggi che vietavano il matrimonio tra bianchi e afroamericani furono abrogate
in Ohio solo nel 1877. I cospicui diritti d'autore dei libri di Hearn furono assegnati alla seconda
moglie e ai figli.
Durante l'autunno del 1877, da poco divorziato e irrequieto, Hearn aveva iniziato a trascurare il
lavoro giornalistico a favore della traduzione in inglese delle opere di Théophile Gautier. Si
sentiva deluso da Cincinnati, e scrisse a Henry Watkin: È tempo di andarsene da Cincinnati
da quando cominciano a chiamarla la Parigi d'America.
Con il supporto di Watkin e dell'editore del Cincinnati Commercial, Hearn si trasferì a New
Orleans, dove inizialmente continuò a scrivere per il Commercial, sotto pseudonimo, articoli
su New Orleans, la Porta dei Tropici.
Hearn visse a New Orleans per quasi dieci anni, scrivendo dapprima per il quotidiano Daily City
Item. Per questo giornale, oltre ad articoli di cronaca, pubblicò recensioni di libri, editoriali
d'introduzione al buddismo e agli scritti sanscriti e quasi duecento xilografie sulla vita
quotidiana di New Orleans. Dopo sei mesi, Hearn fu costretto a smettere di intagliare xilografie
quando scoprì che lo sforzo era dannoso per i suoi occhi.

Lafcadio Hearn – Alligatori, da "Daily City Item", 13.9.1880
Dalla fine del 1881, Hearn iniziò a collaborare col New Orleans Times Democrat e continuò nel frattempo la sua attività di traduttore di scrittori francesi come Gérard de Nerval, Anatole France e, in particolare, Pierre Loti, autore che influenzò il suo stile di scrittura. Hearn scrisse con entusiasmo di New Orleans, ma avvertì anche la decadenza della città: una sposa morta incoronata di fiori d'arancio. Lo scrittore contribuì a creare la reputazione di New Orleans come di un luogo di cultura e costumi più simili a quelli europei o dei Caraibi che a quelli delle altre città degli Stati Uniti. I suoi articoli spaziavano dalla descrizione impressionistica di luoghi e personaggi alla denuncia della corruzione politica, dalla cronaca nera alle recensioni degli spettacoli alla French Opera House, il primo teatro dedicato all'opera lirica degli Stati Uniti. Nonostante gli sia attribuito il merito di aver inventato una New Orleans esotica e misteriosa i suoi articoli sul voodoo, come i necrologi di John Montenet e di Marie Laveau, tendono a demistificare le false credenze dei loro fedeli. Il suo interesse per la cultura creola è dimostrato dai libri che scrisse durante la permanenza in Louisiana, tra i quali:
- Gombo zhèbes. Little dictionary of Creole proverbs (1885); una curiosa raccolta di proverbi selezionati da sei dialetti creoli, tradotti in francese e inglese, con note, un indice completo per soggetto e alcuni brevi osservazioni sugli idiomi creoli della Louisiana;
- La Cuisine Créole (1885), "una raccolta di ricette culinarie di importanti chef e di rinomate casalinghe creole che hanno contribuito a rendere New Orleans famosa per la sua cucina".

Lafcadio Hearn – Sepolcri bianchi, da "Daily City Item", 9.9.1880
All'epoca in cui viveva a New Orleans, Hearn era poco conosciuto, e tuttora i suoi scritti sulla città sono poco noti, tranne per gli appassionati della cultura locale. Nessuno dei suoi libri e degli articoli precedenti al periodo giapponese è stato tradotto in italiano. Tuttavia, è un fatto curioso che siano stati scritti più libri su di lui che su qualsiasi altro ex residente di New Orleans, ad eccezione di Louis Armstrong. Risale a quel periodo anche l'interesse di Hearn per il Giappone. Lo scrittore fu impressionato dalla visita alla sezione nipponica della Industrial and Cotton Centennial Exposition, tenuta a New Orleans nel 1884, su cui scrisse un articolo su Harper's Weekly del 31 maggio 1885: The East at New Orleans. Nell'articolo si trovano riflessioni sui paralleli tra l'arte giapponese e quella dell'antica Grecia, con intuizioni che avrebbe sviluppato successivamente. Il suo interesse per l'Oriente è dimostrato dalla sua antologia di letteratura fantastica, Stray Leaves from Strange Literature, pubblicata nel 1884 e che raccoglie, tra gli altri, racconti indiani e buddhisti. Del1887 è un'altra antologia, Some Chinese Ghosts. Anni dopo la descrisse come l'iniziale lavoro di un uomo che ha cercato di capire l'Estremo Oriente dai libri, e non ci è riuscito.

Nel 1887 la rivista Harper's Weekly inviò Hearn nelle Indie Occidentali. Lo scrittore lasciò New Orleans nel mese di luglio e si stabilì a Saint-Pierre in Martinica. Le principali fonti di notizie circa i due anni che trascorse sull'isola caraibica sono le lettere che scrisse a Rudolph Matas (1860 – 1957), un giovane studente di medicina che aveva conosciuto a New Orleans e con cui aveva stabilito una duratura amicizia. Le prime impressioni della Martinica sono splendide. In una lettera del 30 luglio 1887 scrive:
Sono assolutamente stregato e deciso a stabilirmi da qualche parte nelle Indie Occidentali. La Martinica è semplicemente il paradiso in terra. Dovete immaginare una comunità i cui unici vizi sono erotici. Non ci sono ladri, persone in miseria, snob. Tutto è primitivo e moralmente puro, tranne nell'unico particolare in cui la purezza non sarebbe in armonia con le condizioni naturali. In quanto al clima, è divino sebbene questa sia la stagione peggiore. Ho cominciato a odiare tutto ciò che è energico, veloce, rapido nel pensiero o nell'azione, tutta la rivalità, tutta la competizione, tutto lo sforzo nella corsa al successo. […] Come posso convincerti ad abbandonare la bestiale civiltà degli Stati Uniti e a vivere da qualche parte quaggiù per sempre, dove tutti sono onesti, di buon carattere e gentili, e dove tutto è divino? L'uomo non è destinato a lavorare in questa parte del mondo: mentre sei qui, non riesci a convincerti di essere sveglio, è un sogno di eterna bellezza, tutti i venti muschiati, tutti i mesi f ioriti del Paradiso! New Orleans è il più infernale buco del Cosmo intero.

Saint-Pierre e il monte Pelée prima dell'eruzione del 1902
Inizialmente Hearn prese residenza a Saint-Pierre ma, dopo lo scoppio di un'epidemia di vaiolo, a ffittò un cottage nella piccola città di montagna di Morne Rouge, che si affaccia su ondate selvagge di montagne viola e verdi, tutte fessurate e frastagliate, e dall'aspetto tempestoso: un mare vulcanico di picchi e crateri. Nel periodo trascorso alla Martinica, oltre ai suoi articoli per la rivista, Hearn produsse due libri: Due anni nelle Indie occidentali francesi e Youma: la storia di uno schiavo delle Indie occidentali, entrambi pubblicati nel 1890. Il suo rapporto con l'isola è tale da fargli scrivere a Elizabeth Bisland (1861 – 1929), una giovane giornalista che aveva conosciuto a New Orleans e di cui si era invaghito, che ama la Martinica come se fosse un essere umano. L'eruzione del monte Pelée, nel 1902, distrusse questo piccolo paradiso terreste e causò la morte di ventinovemila persone ma Hearn era ormai lontano, seguendo il richiamo di una terra remota in cui troverà altri fantasmi ma anche l'amore.
