Le Relazioni Pericolose: ancora la Seduzione

La Marchesa nella lettera precedente ha tentato invano di dissuadere Valmont da un'impresa non degna di lui, screditando l'oggetto delle sue brame, offrendogli una preda più appetitosa. Questa la sua risposta.
[...] voi che tanto spesso ho chiamato mia indulgente amica, non lo siete più e non esitate ad attaccarmi proprio sull'oggetto del mio amore. In che modo terribile osate dipingere M.me de Tourvel... Se foste un uomo avreste pagato con la vita questa audacia insolente; e qualsiasi donna all'infuori di voi si sarebbe almeno meritato un castigo. [...]
M.me de Tourvel [...] per essere adorabile basta che sia se stessa. Voi le rimproverate di vestirsi male; lo credo bene; qualsiasi vestito le nuoce; ciò che la nasconde la imbruttisce. Solo nell'abbandono di un negligé è veramente incantevole. Grazie al caldo soffocante di questi giorni, un semplice abitino di cotone mi lascia vedere la morbida rotondità dei fianchi, solo una leggera mussolina le copre il seno; e le mie occhiate furtive, ma penetranti, ne hanno già intuito la forma incantatrice.

[...] non ha affatto, come le nostre donne civette, quello sguardo ambiguo che qualche volta seduce, ma che sempre ci inganna. Lei non sa affatto mascherare il vuoto di una frase con un sorriso artificioso, e nonostante abbia i denti più belli del mondo, ride soltanto quando qualcosa la diverte. Voi dite che la sua faccia non è espressiva. Ma cosa dovrebbe esprimere dal momento che niente parla al suo cuore? [...] Ma bisogna vedere, come [...] riesce a dare l'immagine di una gaiezza ingenua e sincera; o come [...] il suo sguardo esprime gioia pura e pietosa bontà! [...] una modestia niente affatto finta, si dipinge sul suo volto [...] al minimo complimento. Siccome è timida e pia la giudicate fredda e insensibile.

Qui Valmont esprime per le virtù di M.me Tourvel un'ammirazione che è più quella di un innamorato che di un cinico seduttore. Appare chiaro che la vittima della seduzione è lui. Questa donna semplice, spontanea, ingenua forse, magari virtuosa per mancanza di tentazioni, ignara di piaceri più esaltanti di quelli di un matrimonio senz'altro combinato, convinta del ruolo che la società le impone e che, alle attrattive di un possibile piacere sensuale, aggiunge quella di un affetto sincero che potrebbe dargli la felicità, ha scosso la sua sicurezza e messo in pericolo il suo ruolo di spietato conquistatore.
Ora è profondamente combattuto. Da una parte la conquista di questa donna virtuosa e timorata rappresenta una sfida blasfema ai valori morali e religiosi,
Io avrò questa donna; la sottrarrò al marito che la profana; oserò rapirla perfino al Dio che lei adora. Che delizia essere di volta in volta l'oggetto e il vincitore dei suoi rimorsi ! Lungi da me l'idea di abbattere i pregiudizi che la bloccano! Accresceranno la mia felicità e la mia gloria. Creda pure alla virtù, ma me la sacrifichi; le sue colpe la spaventino, ma senza riuscire a trattenerla, e, sconvolta da mille paure, non possa dimenticarle e vincerle se non tra le mie braccia.
Ma non è solo questo che vuole:
[...] voglio che mi dica: Ti adoro! Solo lei tra tutte le donne sarà degna di pronunciare queste parole. E io sarò veramente il Dio che lei avrà preferito.

Il vuoto della sua vita gli si affaccia alla coscienza
Allora siamo sinceri: nei nostri intrighi amorosi così freddi e fatui, ciò che chiamiamo felicità è appena piacere. Volete che ve lo dica? Credevo che il mio cuore si fosse inaridito, e trovando in me solo sensualità, mi lamentavo di una vecchiaia prematura. M.me de Tourvel mi ha reso le incantevoli illusioni della giovinezza. Accanto a lei non ho più bisogno di godere per essere felice.
Anche la strategia di conquista cambia,
Ho un bel ricordarmi le mie fortunate temerarietà; non ho il coraggio di metterle in atto. Perché io sia veramente felice, bisognerà che lei si dia a me e non è un'impresa facile [...]
Per ingannarla il meno possibile e soprattutto per prevenirla su certe voci che potrebbero giungerle all'orecchio, le ho raccontato io stesso, come autoaccusandomi, qualcuna delle mie gesta più famose.[...]
E infine un tocco di cinismo
Dice che vuole convertirmi. [... ] è lontanissima dall'immaginare che perorando, tanto per usare il suo linguaggio, per le disgraziate che ho condotto a perdizione, parla in anticipo della propria causa.

Ma.me de Tourvel è puntualmente avvertita della pericolosità del Visconte, ma non ne tiene conto; questi, abilmente, non nega le sue malefatte, ma se ne mostra pentito. La pia dama dama compie l'errore che molte donne fanno: crede di poterlo cambiare senza dare nulla in cambio, se non affetto e amicizia. La schermaglia dura a lungo: numerose le lettere scambiate, gli incontri presso la dimora dell'anziana zia del seduttore, e le fughe, alle quali, strategicamente, Valmont si presta. Fino all'epilogo che si vedrà nel Gran Finale della quadriglia.
Gralli
Citazioni dalla lettera VI
Immagini tratte dal film Le relazioni pericolose (Dangerous Liaisons) del 1988, diretto da Stephen Frears.
Qui le puntate precedenti
https://www.bibliosalotto.it/l/le-relazioni-pericolose-il-via-alle-danze/
https://www.bibliosalotto.it/l/le-relazioni-pericolose-prima-figura-la-complicita/
https://www.bibliosalotto.it/l/le-relazioni-pericolose-seconda-figura-la-vendetta/
https://www.bibliosalotto.it/l/le-relazioni-pericolose-terza-figura-la-seduzione/
