Cuore delle mie brame
Su mille persone che dicono «Ho letto questo» o «Ho letto quello», non ce n'è forse nemmeno una in grado di esprimere un'opinione degna di essere ascoltata su ciò che ha letto. Molte volte sento studenti dire di aver letto un certo libro; ma se faccio loro delle domande in proposito, scopro che sono totalmente incapaci di rispondere o, al massimo, ripetono qualcosa detto da qualcun altro su quello che loro pensano di aver letto. Ma questo non è tipico degli studenti; è il modo in cui il grande pubblico divora i libri in ogni Paese.
Ancora una citazione da Lafcadio Hearn, Leggere. per esemplificare quanto le sue riflessioni, nonostante il secolo e più di vita, siano attuali. https://www.bibliosalotto.it/leggere/

ESEMPIO DI RECENSIONE INUTILE
Questa recensione, presente sul social di libri Anobii, è già anonima di suo, non si può risalire all'autore che ignoro, quindi non posso essere accusata di motivi personali; il mio intento è semplicemente analitico. Ne faccio un'analisi intertestuale.

Un piccolo libro di poco più di 40 pagine che raccoglie sette saggi e articoli pubblicati nel secondo dopoguerra tra 1945 e il 1948.
Introduzione generica, informazioni che si trovano in qualsiasi presentazione del libro.
Al suo interno, però, (perché però?) ho trovato riflessioni e pensieri davvero interessanti. Tra i testi anche il saggio La prevenzione della letteratura, particolarmente incisivo, secondo me.
Chi non conosce il libro si aspetta qualche parola, semplice, su queste riflessioni e pensieri interessanti; ed anche di conoscere qualcosa sul saggio citato che ha coinvolto il recensore. Solo affermazioni personali, impressionistiche. Nessuna valutazione argomentata, se lo dice lei…
Non conoscevo Orwell come saggista. La sua scrittura è asciutta e precisa.
Credo di essere stata attratta dal titolo che inizialmente mi era sembrato più un'aneddoto (sic) curioso con quella sfumatura ironica tipicamente british.
Ho saltato la prefazione (che solitamente leggo solo dopo) e sono passata direttamente ai testi.
A parte l'accenno alla scrittura e qualche incertezza sintattica,tutto il resto è costituito da altre informazioni generiche e personali, e valutazioni impressionistiche, che francamente lasciano il tempo che trovano: non so chi è lei signor/a, perché dovrei fidarmi? Andiamo avanti.
Devo dire che ho letto questi articoli con vero piacere. La prevenzione della letteratura mi ha coinvolta fin dalle prime righe. Infatti l'ho letto d'un fiato. Un incontro del tutto casuale ma davvero piacevole.
Fine, non c'è altro. Del contenuto non si sa nulla. Chi legge si deve fidare sulla parola. Questa recensione ha ricevuto 18 apprezzamenti, espressi col classico CUORE, che però non dicono nulla; potrebbero essere qualunque cosa, dal vero gradimento, alla cortesia degli amici, al "cuore di scambio". Parafrasando una vecchia canzone.
Ma che bello cuore che tieni,
me lo dai, me lo dai il tuo cuore a me?
Io ti do un cuore a te
e tu dai un cuore a me.
Ho visto un anobiano che "cuorifica" tutto, ma dico tutto; ha un codazzo di ammiratori, followers, chilometrico, ma con vero spirito regale non segue nessuno.
Cuore cuore delle mie brame, chi è il più seguito del reame?
Per chi vuole sapere qualcosa, davvero, sul libro in oggetto, qui ci sono recensioni informative.
https://www.anobii.com/it/books/memorie-di-un-libraio/9788811819950/014f4fb431e98f2839