Giardino dell'amore: seguire attentamente le istruzioni 1

PRESENTAZIONE
Ho suddiviso questo libro in ventun capitoli per facilitare il lettore e per soddisfare i suoi bisogni; e in ogni capitolo ho posto tutto quel che ad esso atteneva in fatto di farmaci, di racconti e di ammonimenti, secondo quanto segue:
I Degli uomini degni di elogio
II Delle donne degne di elogio
III Degli uomini spregevoli
IV Delle donne spregevoli
V Dell'atto sessuale
VI Del modo in cui si compie l'atto sessuale
VII Di ciò che è nocivo nell'atto sessuale
VIII Dei diversi nomi delle parti sessuali dell'uomo
IX Dei diversi nomi delle parti sessuali della donna
X Delle parti sessuali nei maschi degli animali
XI Delle astuzie e dei tradimenti delle donne
XII Delle diverse questioni utili per gli uomini e per le donne
XIII Del godimento delle donne nel coito e di ciò che lo accresce
XIV Dell'utero delle donne sterili e del loro trattamento
XV Delle cause di sterilità dell'uomo
XVI Dei rimedi che causano l'aborto
XVII Del modo di risolvere i tre tipi d'impotenza
XVIII Di ciò che aumenta le dimensioni dei membri piccoli e li fa diventare imponenti
XIX Dei rimedi per il cattivo odore delle ascelle e delle parti intime della donna, e per restringere queste ultime
XX Istruzioni sulla gravidanza e su ciò che la donna incinta concepisce
XXI Conclusione dell'opera e utilità del bere uova per favorire il coito
Ho composto questo sommario per facilitare la ricerca dell'argomento desiderato.

Ora cominciamo a sfogliare il testo, senza commenti: lasciamo la valutazione al lettore.
CAPITOLO I
Degli uomini degni di elogio
Sappi, o visir (che la benedizione di Dio sia sopra di te), che uomini e donne appartengono a varie categorie; e che tra loro ve ne sono alcuni degni di elogio, altri meritevoli di biasimo.
Uomo degno di elogio presso le donne è colui che ha un membro grosso, forte, vigoroso e duro, lento a eiaculare e subito pronto, dopo l'uscita del seme, a una nuova erezione.
Un uomo siffatto piace, e sopra ogni altro è apprezzato presso le donne. Per il coito, la donna ama infatti l'uomo dal membro di volume ragguardevole e lungo, perché ne ha un maggior godimento; e dal petto leggero e dal grembo pesante; e che sia lento a eiaculare, e pronto ad aver l'erezione; e il cui membro la penetri a fondo nella vagina, ostruendola tutta e aderendovi in ogni suo lato. Un uomo siffatto sarà certo amato dalle donne, e un poeta ha cantato 1:
Ricercano nel giovane
ciò che non ha il maturo:
Fortuna, gioventù,
forza e un gran membro duro:
Grembo pesante e petto
lieve, su lor sicuro;
Membro a venire lento,
di coito duraturo,
E lesto a tornar pronto
per quel ricetto oscuro.
Ecco chi le soddisfa,
chi stiman, ve lo giuro!
Si narra che un giorno 'Abdul - Malik ben Marwān 2 andò a trovare Laīlā, 3 e l'interrogò su molteplici cose. Tra le altre, le chiese quali fossero le qualità che le donne ricercano negli uomini. Laīlā rispose: «Mio signore, occorre che essi abbiano delle guance come le nostre». «E poi?» quello insistette, al che ella soggiunse: «Anche i loro capelli devono essere come i nostri; e inoltre bisogna che siano come te, o principe dei credenti, giacché l'uomo, se non è ricco e potente, non otterrà mai nulla dalle donne».
Disse infatti un poeta: 4
Vogliono la ricchezza,
miran la gioventù:
Chi imbianca o impoverisce
non le seduce più.
I membri più prestanti misurano in lunghezza dodici dita, cioè tre pugni; mentre i meno valenti raggiungono le sei dita, vale a dire un pugno e mezzo.
Vi sono uomini il cui membro è lungo dodici dita, ovvero tre pugni; altri l'hanno di dieci dita, ossia due pugni e mezzo; altri, ancora, l'hanno di otto dita, ossia due pugni.
Chi poi ha il membro più corto di sei dita, ossia un pugno e mezzo, non può piacere alle donne.
L'uso di profumi, sia per la donna che per l'uomo, stimola al coito. La donna, aspirando gli aromi di cui l'uomo si è asperso, inizia a godere; e spesso l'uomo si serve proprio di profumi per conquistarla.
1 Non identificato
2 Si tratta di 'Abdul - Malik ben Marwān, il quinto califfo Omayyadi (646 - 705).
3 È Laīlā Al - Aẖyalyyah, una famosa poetessa della tribù di 'Aqil (m. 704)
4 Questi versi sono di 'Alqamah ben 'Abdah (cfr.

CAPITOLO II
Delle donne degne di elogio
Sappi, o visir (che la benedizione di Dio sia sopra di te), che vi sono donne di due specie: quelle degne d'elogio, e quelle che meritano il disprezzo. Perché una donna piaccia agli uomini occorre che abbia una figura perfetta e formosa. I suoi capelli dovranno esser neri, spaziosa la fronte; le ciglia nere e lunghe; gli occhi grandi, di un nero purissimo, con la cornea candida; le guance lisce e il viso pieno; la bocca piccola e il naso elegante; e le labbra rosse, così come la lingua; e una soave fragranza dovrà alitarle dalla bocca e dal naso. Il collo dovrà esser di cigno e la nuca robusta; largo il busto, e largo il bacino; e i seni fermi e floridi; il ventre armonioso e l'ombelico ben disegnato; il basso ventre ampio, e la vulva in rilievo e carnosa; e la zona dal pube alle natiche dovrà essere uno stretto canale privo di umidità, fresco al tatto eppure pieno di calore, come se stesse per uscirne del fuoco, e senza alcun odore sgradevole. Le cosce, come le natiche, dovranno esser sode e possenti; la vita ben modellata; mani e piedi aggraziati; le braccia ben tornite, similmente all'avambraccio, e poste a inquadrare spalle robuste.
Una donna siffatta è affascinante, quando la si vede venire; quando si allontana, è una visione che uccide; seduta, è una cupola eretta; coricata, è un eminente giaciglio; in piedi, è l'asta d'una bandiera.
Ella parla e ride poco, e mai senza motivo. Esce raramente di casa, e solo per recarsi dai vicini, e non spende molte parole neppure con loro. Non ha amica alcuna fra le donne. Non dà confidenza a nessuno, e il marito è il suo unico appoggio. Accetta cibo solo da lui e dai suoi parenti, qualora ne abbia. Non tradisce e non ha vizi da tener segreti né falsi pretesti da accampare. Non fa scortesie ad alcuno. Se il marito l'invita nel letto, costei obbedisce, ed anzi lo precede. E sempre lo aiuta nei suoi affari; non si lamenta e non piange; se il marito è assente, non ride né si rallegra. Non si concede che a lui, dovesse pur morire d'astinenza.

CAPITOLO III
Degli uomini spregevoli
Sappi (che Dio abbia misericordia di te!) che spregevole ad occhi femminei è l'uomo brutto e zotico, con un membro corto, piccolo e flaccido.
Quando un uomo siffatto si trova con una donna, non la possiede col vigore e coi modi appropriati. Si stende su di lei senza preliminari: non la bacia, non l'abbraccia, non la mordicchia. Poi introduce il suo membro molliccio, con pene infinite!, dà un paio di colpi, e già si abbandona sfinito sopra di lei: questo è tutto lo sforzo di cui è capace. E subito dopo estrae il membro e si affretta a smontare.
Un tale uomo, è stato detto, è pronto a venire e lento a rizzare; dopo l'orgasmo il suo membro rimpicciolisce subito, il suo petto diventa pesante ed il grembo leggero.
In costui, senza dubbio, non vi è nulla di buono per le donne.
Sappi che invece il membro grande è molto gradito.
Si racconta che Al - 'Abbas, dal membro di dimensioni miserevoli, aveva una donna vigorosa, che non riusciva mai a soddisfare nel coito, e costei sempre si lamentava di questo con le amiche.
E poiché lei possedeva una ragguardevole fortuna mentre l'uomo era povero, quando lui le manifestava un desiderio era certo di vederselo negato.
Egli andò un giorno da un sapiente per esporgli il suo caso, e quegli disse: «Avresti fortuna se tu possedessi un bel membro. Non sai che tutta la religione delle donne sta nella loro vulva? Ma conosco il modo per trarti d'impaccio».
E Abbas si affrettò a preparare un rimedio secondo la ricetta del sapiente; e dopo averlo assunto, il suo membro divenne lungo e turgido. La moglie, quando lo vide in quello stato, si stupì grandemente, e da allora gli affidò tutta la propria fortuna, mettendo se stessa e i propri averi nelle mani di lui.

CAPITOLO IV
Delle donne spregevoli
Sappi, o visir (che Dio abbia misericordia di te!), che la donna degna del disprezzo dell'uomo è brutta e ciarliera; ha i capelli crespi, la fronte bassa, gli occhi lacrimosi e piccoli, il naso e la bocca grandi, i denti distanziati, le labbra bluastre e le guance rugose e violacee, velate di peluria verso il mento. La sua testa è sostenuta da un collo sottile, coi tendini in rilievo, le sue spalle sono esili, il petto stretto; i seni le penzolano come borse di pelle e il ventre come un otre vuoto. L'ombelico sporge come una noce, le costole come arcate; e le si possono contare le vertebre. Ha la schiena ossuta e la vulva larga, fredda, stillante umori, esalante un fetido odore, e da cui spunta un clitoride corneo e graveolente.
La donna che ha tali difetti non può dare alcun piacere a chi sarà suo marito o godrà i suoi favori. Che Dio ce ne scampi!
È parimenti spregevole colei che di continuo ride, come già è stato detto: «Quando vedrai una donna ridere troppo, giocare e scherzare, sappi che costei è una svergognata e una sgualdrina!».
È disprezzabile allo stesso modo quella che ha un carattere tristo, che parla troppo e a sproposito, che è incostante con gli uomini, che non sa tenere i segreti ed è bugiarda. Se costei fa una promessa, la viola; se qualcuno le si confida, lo tradisce; e inoltre è viziosa, ladra, violenta e villana, incapace di dare un buon consiglio, sempre intenta a far pettegolezzi e ad architettare malizie. Ama l'ozio e disprezza il lavoro; è sempre pronta a lanciare invettive; e manda un tale afrore che non si disperde neppure quando si allontana.
Illustrazioni: miniature di varia provenienza, persiane, indiane, ottomane.
Gralli