NAUFRAGI

11.09.2025

Moby Dick non si recensisce.
Non si racconta.
Si può solo navigare.
È un viaggio per mare che
ti porta in altri viaggi per mare.
Non c'è un porto di partenza. 

Cominciamo da quello d'arrivo. 

EPILOGO

E io solo sono scampato, 
a raccontartela. (Giobbe)


Il dramma è finito. Perché allora qualcuno si fa avanti? Perché uno è sopravvissuto alla distruzione.
Fu così che, galleggiando all'orlo e ben in vista della scena seguente, quando mi raggiunse il risucchio indebolito della nave affondata, venni tirato ma lentamente verso il vortice che si chiudeva. Quando lo raggiunsi, il vortice s'era calmato in uno stagno di schiuma. Tutt'intorno, allora, e sempre avvicinandomi alla bolla nera, in forma di bottone, dell'asse di quel circolo lentamente roteante, io girai come un altro Issione. Finché, raggiunto quel centro vitale, la bolla nera scoppiò. Liberato per via della molla ingegnosa e per la sua grande leggerezza venendo a galla con gran forza, il gavitello - bara balzò per il lungo, su dal mare, ricadde e mi galleggiò accanto. Sostenuto da quella bara, per quasi un giorno intero e una notte andai alla deriva su un mare morbido, funereo. I pescicani disarmati mi guizzavano accanto come avessero lucchetti alla bocca; i selvaggi falchi marini passavano coi becchi inguainati. Il secondo giorno, una vela s'avvicinò e finalmente mi raccolse. Era la bordeggiante «Rachele» che, nella sua ricerca dei figli perduti, trovò soltanto un altro orfano.

José Fernández Alvarado, Nuovo pericolo, 1895, Museo del Prado 

Dante Inferno

Canto ventesimosesto 

Il naufragio di Ulisse, F. Stassen (Berlino 1906) 

[...] quando n'apparve una montagna, bruna
per la distanza, e parvemi alta tanto
quanto veduta non avea alcuna.
Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto,
ché de la nova terra un turbo nacque,
e percosse del legno il primo canto.
Tre volte il fé girar con tutte l'acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, com'altrui piacque,
infin che 'l mar fu sovra noi richiuso.

Gralli

Barcarola

Siedi vicino a me
in questo ristorante
dove le onde del mare
con la burrasca
quasi sembrano entrare

Il cameriere ci dice
con tono invitante
che se vogliamo ordinare
oggi il pesce è fresco
in maniera speciale

E c'è caduto sul piatto
un branco di triglie
e anche un pezzo di nave
e altre meraviglie

L'onda che si ritira
porta via le posate
lasciando sul nostro tavolo
polipi e orate

Resta vicino a me
in questo ristorante
dove è già entrato il mare
no, non scappare
continua a mangiare
mentre galleggia la gente
e un maître diligente
con il - salvagente
continua a versare
champagne.